La villa reale, fu commissionata dagli Asburgo nel 1700 per l’arrivo di Ferdinando || che venne in Italia come governatore della Lombardia all’epoca sotto il dominio degli austriaci.
La costruzione della regale villa ha inizialmente il compito di rappresentare il fasto e la regalità del governo Austriaco ed è destinata alla vita di corte, ciò nonostante i suoi primi disegni rappresentavano una villa di più modeste dimensioni, Per far sì che il progetto sia approvato dal sua casato, considerando anche le idee politiche del fratello Giuseppe ||, che credeva che la vita reale dovesse girare intorno al popolo e per il popolo, Ferdinando || presento dei progetti di una villa senza sfarzo ne lustro priva di lavorazioni architettoniche.
Con la morte della madre Maria Teresa D’Austria il progetto divenne di difficile realizzazione, per Ferdinando ||, proprio perché a ostacolarne la riuscita, si oppose il fratello, che volle realizzare attraverso la villa reale qualcosa per il popolo, ancora oggi, le due strade che portano a Milano, sono sintomo di quest’opposizione creata da Giuseppe|| nei confronti di Ferdinando|| a favore del popolo.
L’arrivo della monarchia Austriaca crea nella campagna monzese notevole clamore e via vai di persone benestanti e di potere, che portano Monza al centro di numerose riforme volute proprio dall’arciduca Ferdinando||.
Di come la scelta della villa reale cade su Monza invece che su altre campagne limitrofe a Milano, ancora non si sa, si presume che ne fu un fatto casuale. All’epoca, l’aria sana e buona del posto e il verde circostante oltre che la discreta lontananza dal centro di Milano probabilmente ne fece la scelta più adatta, per scappare e sfuggire del caldo estivo di Milano.
I lavori della villa reale si conclusero dopo solo 3 anni e dal primo preventivo di costo si dovettero aggiungere altri monili per la realizzazione, voluta successivamente, in fase di costruzione, dei giardini intorno alla villa e dagli ampliamenti che dessero importanza e lustro al casato degli Asburgo, cosi a lavori ultimati la regale villa di campagna divenne a tutti gli effetti un vero e proprio monumento del potere e della sovranità del casato Austriaco.
In tutto i lavori della Villa reale tra diatribe burocratiche e abbellimenti durano 3 anni e da una semplice villa di campagna, che doveva costare solo 70,000 zecchini, si ebbe un imponente reggia con giardini pensili che in tutto e per tutto rappresentava l'autorità e la sovranità del casato degli Asburgo.
Con l'arrivo in terra di Lombardia dei Francesi la Villa reale che fino a quel momento fungeva da simbolo politico perse il suo lustro e il suo significato, i Francesi s’insediarono e propositamente si stabilirono al fine di rovinarne il simbolismo, e la trasformarono nella villa della repubblica.
Presto però i Francesi si accorsero che gli stucchi, mosaici i giardini e tutti i mobili completamente rovinati rappresentavano un bene di valore economico di notevole importanza e grazie all'insorgere nel continente Italico di Napoleone Bonaparte l'intera villa reale fu restaurata in tempo per l'incoronazione che avvenne a Milano tramite la celebre corona ferrea oggi in bella mostra nel museo del duomo di Monza.
dal 1790 fino al 1860, Monza divenne città imperiale, in Villa reale si susseguirono periodi floridi e di decadenza, dove si adoperarono modifiche, si ampliarono le stanze o si eseguirono semplici abbellimenti sia dentro il palazzo sia fuori, in particolare nel giardino che fu espanso nuovamente e per l'ultima volta nel 1797 sotto il domino francese, il parco della villa fu tra l'altro circondato da mura e da piccoli torrioni a guardia del palazzo.
Finalmente nel lontano 1780, data in cui avviene l'unita d'Italia voluta fortemente da Mazzini e grazie agli sforzi militari dei garibaldini; la Villa reale viene per la prima volta dal lontano 1700, luogo di villeggiatura di Umberto | che utilizza la residenza per uno dei suoi svaghi preferiti, la caccia.
Anche sotto la custodia di Umberto |, i restauri, gli abbellimenti alla struttura non smettono di succedersi, abbellimenti orientati al ripristino del lavoro fatto da Piermarini d’inizio '700 e più che altro orientati alla comodità per la villeggiatura.
con la fine del secondo conflitto mondiale e con l'espoliazione dei beni monarchici presenti sul territorio Italiano, dovuto alla fuga del re, la villa reale viene messa a disposizione dello stato, che ancora oggi la detiene e la utilizza per il popolo, al suo interno si trova, una scuola d’arte e di design, nelle altre sale vengono allestite serate culturali ecc.
All'interno del parco si può trovare un centro botanico, oggi il parco della villa e meta di svago per i cittadini e al suo interno si possono trovare aree aperte percorsi per il fitness e per il benessere .
Emanuele
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