Durante
il regno degli Ostrogoti la citta di Monza fiorì e si distinse dalle varie
province di Milano per la salubrità del clima e la vicinanza strategica con
Milano, in seguito riacquista ulteriore lustro quando sotto il regno dei
Longobardi fu scelta come residenza
estiva.
Il
duomo di Monza
ha origine nel lontano 600, sotto il dominio dei Longobardi, la storia di questa
chiesa sembra legata alla regina Teodolinda che la fece commissionare, nella
Piazza omonima della citta.
Il
duomo
nasconde al suo interno un tesoro e la cattedrale si mescola tra sacro e
profano unendo storia e mistero.
Nel
museo riposa da quasi tredici secoli la corona ferrea, considerata il simbolo
del regno Italico, il diadema si posò sulla testa di molti sovrani e
imperatori, da Carlo magno a Napoleone fu rubata e portata a Vienne nel 1859, e
fu restituita dopo quasi 7 anni, e ad oggi è conservata all'interno del
duomo.
Risalendo
all’origine della corona ferrea mi sono perso tra leggende ed eresie, rimane il
fatto che tutti i documenti danno per incerto la sua costruzione e il mandante.
Un
racconto carino sulla fattura di questo incantato oggetto dice che Elena Madre
di Costantino si mise alla ricerca dei chiodi con i quali crocefissero il
signore sul monte Golgota, riuscendo a trovarli con uno fece fabbricare, a un
abile fabbro, la corona con la quale incoronò il figlio.
La
datazione fatta al carbonio, rende un semplice racconto, un vero e proprio
mistero, in effetti, l'analisi, ritiene che la sua datazione possa risalire
prima del dominio Longobardo, è quindi possibile che fosse dell'Imperatore
Costantino.
Chiaramente
il diadema,che è qui sopra raffigurato in una foto di repertorio che ho trovato su internet, non è un pezzo di metallo arrotondato, è incorporato di molte
pietre e gemme preziose e non è un semplice pezzo di ferro, è formata da sei
lamine d'oro rettangolari e unite tra loro da sottili cerniere, è' circondata
da 46 gemme, inserite all'interno di una raffinata lavorazione floreale a
sbalzo in oro smaltato, mentre l'interno della corona ha una sottile lamina di
ferro.
La
regina Teodolinda spese parte dei suoi sforzi per convertire al culto
Cristiano, il popolo di Monza che all'epoca era per di più ariano, attirando su
di se le simpatie pontefice, lo stesso papa Gregorio primo arriva a farle doni
illustri.
Dopo
la sua morte, il duomo di Monza non perse valore;
il popolo di Monza iniziò in quegli anni a venerare la sua tomba e la cappella
della regina Teodolinda veniva presa come meta di venerazione, e a poco
servirono gli sforzi dei porporati per far cessare questo culto, e anche se la
chiesa non poteva far più affidamento sui monili del clero, in effetti,
continuò a godere di una certa autonomia, per vedere la chiesa in uno stato di
abbandono dobbiamo aspettare la fine del regno longobardo.
Chiaramente
venne più volte ripristinata e sotto posta a restauro durante le varie epoche,
passando da quella carolingia, fino ai giorni nostri e ancora oggi e meta
turistica e culturale.
Se
vi appassiona la storia medioevale, vi consiglio questo sito che si chiama
Monza da scoprire.
emanuele
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